Il DHEA Research Institute è un’organizzazione specializzata nello sviluppo di biotecnologie anti-aging, nell’editing genetico avanzato tramite CRISPR-Cas9 e nella neuroingegneria applicata alle implementazioni di intelligenza artificiale.
L’istituto si dedica alla promozione della ricerca medico-scientifica avanzata, operando con autonomia e innovazione per contribuire al progresso delle scienze biotecnologiche e delle loro applicazioni rivoluzionarie.
DHEA Research si impegna a rivoluzionare il concetto di longevità umana, con l’obiettivo ambizioso di portare il primo essere umano a vivere fino a 170 anni in condizioni di piena salute.
Questo obiettivo, pur sembrando visionario, si fonda su basi scientifiche solide e su un approccio multidisciplinare che integra biotecnologie avanzate, genetica, epigenetica e medicina rigenerativa.
La nostra missione è sviluppare soluzioni di bioingegneria anti-invecchiamento, puntando a identificare e ricreare in laboratorio i meccanismi biologici e molecolari che favoriscono la rigenerazione cellulare e la longevità.
Attraverso un approccio innovativo e studi pionieristici, esploriamo il potenziale del corpo umano per rivoluzionare il futuro della medicina e delle scienze della vita.
OGNI ANNO ESEGUIAMO 4 STUDI FONDAMENTALI SULLA LONGEVITA'
Lo studio in questo momento (8741) studia il ruolo degli ormoni come il DHEA, dei telomeri, e delle interazioni tra stile di vita e biologia cellulare, stiamo creando le fondamenta per una nuova era della scienza medica.
Non ci limitiamo a immaginare il futuro: lo stiamo costruendo.
Ogni scoperta, ogni protocollo e ogni avanzamento tecnologico sviluppato dal DHEA Research Institute è un passo concreto verso la possibilità di estendere la durata della vita umana, garantendo non solo più anni, ma anche una qualità della vita superiore.
Elizabeth Blackburn
Rappresenta il pilastro fondamentale nella comprensione dei meccanismi dell'invecchiamento.
La sua scoperta della telomerasi ha aperto nuovi orizzonti nella comprensione della longevità cellulare il suo lavoro fa da ponte tra genetica e invecchiamento biologico.
Elizabeth Blackbur nel 2009 ha ricevuto il premio nobel per la medicina